Ok, ci siamo…
PERMABLITZ n°1
questo week-end (12 e 13 dicembre) ed il prossimo (19 e 20 dicembre) l’appuntamento per il 1° Permablitz è a casa di Luca (da qualche parte sulla collina di Torino).
Il programma prevede:
– realizzazione di un’impianto completo di vasi autoirriganti (cisterna e meccanismo di gestione dell’approvvigionamento dell’acqua compresi)
– realizzazione di un’orto verticale (windowfarm)
– escursus sui sistemi di compostaggio domestico
Come al solito (?) la partecipazione è aperta, i permablitz non sono “corsi” nel senso stretto del termine.
Nessun docente che racconta e nessuno studente che registra… si passa, si fanno delle cose insieme, si spiegano e discutono delle tecniche… probabilmente sono molto di più di un “corso” 🙂
Per maggiori info ed adesioni:
Potete contattare direttamente me
ps.- Se qualcuno avesse un vecchio sciacquone da gabinetto con valvola e galleggiante funzionanti di cui si deve disfare ve ne saremmo veramente grati! (No, non ci serve per i germogli ma per altro… venite a scoprirlo!!)
Pierre Rabhi, John Seymour, Masanobu Fukuoka, Bill Mollison, Steve Read, Emilia Hazelip vi ringraziano e vi seguono e vi incoraggiano.
Soluzioni semplici, pensieri leggeri, sguardi possenti e mani veloci.
Grazie Medo,inutile dire che sarebbe bello averti qui.
@ Medo
puoi darmi qualche altra indicazione su Steve Read (su google viene fuori una marea di gente che sembra non c’entrare niente).
E’ un “progettista” in Permacultura che abita in Bretagna (Fr) ed è tra i promotori della (sgangherata) Université Populaire de Permaculture, che dovrebbe funzionare come snodo ufficiale delle varie iniziative che mirano a diffondere tali saperi. Ma boh, diciamo che tra Italia e Francia per quel che riguarda l’associazionismo permaculturale siam messi malissimerrimamente. Sono stato questa estate, per poche ore perchè poi non sopportavo piu tanto, al Festival della Permacultura e boh. La vera cosa che mi ha shockato è che tra gli organizzatori c’era il proprietario dei terreni, un giovinotto mezzo scemo che ha ereditato 135 ettari a cereali e che si è messo in testa di cambiar tutto e permeculturizzarsi (miracolo!); solo problema che a parte le “truffières” con querce e simili tra un campo e l’altro e che non vanno toccate perchè sono vere miniere d’oro, la terra è ormai schiacciata a morte, nessun insetto, nessun uccello vola più su questi 135 ettari di morte post-cereali; pare che paghino carissime le api per impollinare attorno al villaggio visto che l’ultimo apicoltore della zona se le vide morire tutte e si trasferi (cosi che ora in un territorio grande come la città di Torino non c’è UNA sola ape). Va beh. Viva il RoundUp, viva la Morte, viva i semi con l’insetticida incorporato! Bei risultati.
Va beh torniamo alle cose fatte per bene, qui articolo e foto di una passeggiata permaculturale di Steve Read con alcuni “allievi” a Istanbul, dove dopo il loro passaggio è apparso un orto fatto coi cartoni :
http://www.treehugger.com/files/2009/04/exploring-permaculture-in-big-city.php
Quanto a lui, ha un sito che potrebbe vincere il premio della peggior grafica europea:
http://steveread.free.fr/accueil.htm
grazie medo, scusa il ritardo 🙂