Immagine recuperata dagli archivi della casa natale da parte del padre dell’autore che, di tanto in tanto, ci tiene a segnalare attraverso comunicazioni private, che il figliolo dava segni di instabilità (oltre che di scarsa conoscenza della lingua) già in giovine età.
(Grazie Babbo!! 😉 )
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La proprietà è un furbo
Permablitz n°1 – Prima parte
E mentre piombava il gelo sulla capitale subalpina, s’è conclusa la prima parte del permablitz di Rizomi.
Io mi sono divertito molto. L’atmosfera è stata da circolo del te con pasticcini misto ad un tocco di steampunk degno di un eco-hacking per signorine vittoriane.
Innumerevoli i benefit collaterali oltre il semplice obbiettivo del costruire un orto da balcone con vasi autoirriganti. Dalla produzione di inoculi per il bokashi (al grido di: “più microrganismi per tutti”) allo scambio di vermi e lombrichi per il vermicompost (grazie Marilena!).
Quasi quasi partecipo anche alla seconda parte… 😉
AGGIORNAMENTO:
Permablitz n°1 – Seconda Parte – appuntamento alle 11 di sabato 19 e domenica 20 in C.so Giovanni Lanza angolo via Principessa Felicita (Monte dei Cappuccini – To). Il freddo non è un problema: si lavora nella calda casetta di Luca!
diario di campagna n°95
MARY POPPINS DEVOLUZIONISTA
HO DEI PROBLEMI con Mary Poppins. Ne avrei probabilmente meno con Julie Andrews e basta, ma con Mary Poppins ho dei seri problemi.
Che Disney fosse un perverso anticomunista con disturbi della personalità è una teoria ormai consumata (non lo detto io, giuro! No! Gli avvocati della Disney no! Vi prego ahhhhhhh….) ma con Mary Poppins credo abbia toccato l’apice. Andando ben oltre la semplice violenza psicologica, già ampiamente sperimentata in Bambi.
Imporre un personaggio come Mary ai bambini degli anni 70 i cui genitori, cresciuti nel boom economico, vivevano uno stato di “svagata grazia rivoluzionaria”, a posteriori, visto a che punto di disgregazione ci si trova, voleva dire creare una generazione di dissociati più portati all’abuso di mdma che a reali applicazioni costruttive.
La lisergica tata inglese proponeva soluzioni immediate. Apri la valigia et voilà! Hai problemi? Basta un poco di zucchero! Risultati ottimali in tempo zero e senza fatica!
LA DEFORMAZIONE si genera nel momento in cui ci si aspetta che le Mary Poppins arrivino da fuori, ed ecco spuntare mille e mille eroi nazionalpopolari alla Beppe Grillo (questo non lo metto nei tag perché non voglio rotture di balle da fanatici supporter…), eccoci in attesa che qualcuno risolva i problemi tirando fuori dalla borsa la soluzione salvifica. E se la soluzione non c’è… c’è sempre l’mdma…(se ci sono problemi con le sostanze illegali c’è il prozac et similaria…)
Per motivi fisiologici (una birra media mi procura visioni sulla reale struttura del divino… svengo e mi riprendo 24 ore dopo, nel mezzo: il nulla…) non mi sono potuto buttare su nessun alteratore della percezione e quindi ho dovuto ristrutturare in chiave fisica e materica il meccanismo fantomatico della valigia di Mary Poppins.
Questo meccanismo funziona, il mio orto, le mie galline, le varie macchine assurde montate con “rifiuti” che affollano ogni angolo del mio giardino (filtri a sabbia, distillatori di compost, incubatrici… la pala eolica è esplosa durante un temporale…) nascono da li. Non risolveranno i problemi del mondo, ma quantomeno mi permettono di abbassare i miei bisogni di consumo, frenano un processo entropico e mi danno argomenti di conversazione per istaurare relazioni proficue con i miei vicini.
Io sono Mary Poppins (senza le sue curve e, per favore, lo spazzacamino la smetta di cercarmi… sono pur sempre un uomo impegnato!).
PER I PROGRESSI nell’orto, siamo in attesa che smetta di piovere per fare un conto preciso dei caduti per mano delle lumache… per ora sto in casa a panificare (la scorta per il mese prossimo, gli amici ed i parenti…)
P.S.- Rileggendo mi sono reso conto che dire “M.me Bovary c’est moi” suona un po’ diverso da “Mary Poppins sono io”… ma Flaubert era un trombone…
UNA NUOVA RUBRICA che comprenderà manuali di costruzione e fai da te pescati quà e là. La prima puntata si apre con:
TIRANDO MERDA NEL VENTILATORE
L’impero romano, oltre a scopiazzare i greci, ha creato e sviluppato altissime e bellissime opere artistiche e d’ingegno tra queste il cesso ad acqua corrente.
Duemila anni dopo, metà del mondo spara in mare la propria cacca con acqua più pura di quella che si usa per innaffiare il nespolo in giardino. Ha un che di geniale. Un po’ come lavarsi i denti con il Dom Perignon ho andare nel Sahel a lavarsi la macchina la domenica mattina con l’autoradio a palla bullandosi con i beduini. Fortunatamente esistono diversi modi per interrompere questa abitudine alcuni anche di ottimo design… e tutti assolutamente illegali in Italia!
Tanto noi l’acqua ce l’abbiamo… checcifrega….
Qui il manuale completo della compost toilet di Joseph C. Jenkins (una bibbia della cacca… in inglese)
Qui un progetto a meno di 25$ sempre di Jenkins (ottimo per il campeggio…)
Qui un manuale per la costruzione e gestione in italiano
Ricordatevi, comunque, che tenersi la cacca è reato. Ritrovarsela nel piatto con le orate invece no.
Essendo nato il primo pulcino “autarchico” dell’orto di carta posso, a ragion veduta, approfondire l’argomento forte del recente successo (più suo che mio a dire il vero).
COME AUTOCOSTRUIRSI UN’INCUBATRICE
(lezioni pratiche di cialtronaggio funzionale)
Si è partiti da un presupposto… così come i bambini, i polli nascono! Si, lo so, può sembrare assurdo ma lo fanno, e tendenzialmente non hanno bisogno di nulla di particolare.
Nel nostro caso non ce la siamo sentita di lasciare la cova alla sola gallina presente in zona (è un’esperienza sufficientemente faticosa soprattutto la prima volta) quindi si è dovuto creare un ambiente che ricreasse il microclima presente sotto il culo di una chioccia.
Per farlo si è utilizzata una vecchia borsa termica, di quelle di plastica rigida.
Ribaltata su un fianco gli è stata piazzata all’interno una lampadina da 30 watt ed una ventola da pc. Nel coperchio, che adesso è in posizione frontale, è stata tagliata una finestra (non possedendo da diversi anni una televisione… si è ricreato un surrogato… e per 21 giorni non succede niente, proprio come in televisione) mentre sopra e su un lato sono stati praticati dei fori che possono essere aperti all’occorrenza per regolare la temperatura e l’umidità.
Il tutto è stato controllato in modo da preservarne l’isolamento termico.
All’interno è stata posizionata una centralina meteorologica di fabbricazione coreana (5 € al mercato, gli strumenti di precisione sono fondamentali per la riuscita dell’esperimento) e un paio di barattolini dove mettere l’acqua per mantenere alto il tasso di umidità.
Mantenete la temperatura tra i 37° ed i 38° con un tasso di umidità del 75% per 21 giorni girando l’uovo tre o quattro volte al giorno ed è fatta! Al resto ci pensa il pennuto (qui, in versione pornostar).
Link ispiratori:
Il pollaio del re
Chiacchere al bancone