Posts Tagged ‘decrescita

01
Mar
11

Economia Ciclica

Infographic: Mgmt Design, courtesy of the National Building Museum

Ok. La teoria è semplice: buona parte dei costi legati all’automobile vanno a finire sparsi per metà del globo terracqueo mentre la maggior parte dei costi legati alla bici rimangono “locali”. Ma non solo.
Chi va in macchina tende ad andare a fare la spesa nei supermercati mentre chi va in bici si accontenta di un salto dal droghiere di tanto in tanto.
La Transizione viaggia in bici? Sicuramente si.
Dopo i laboratori sul pane, sull’alimentazione, sull’orto, i laboratori sulla riparazione delle bici?
Mi sa che ci hanno già pensato… ma magari no…

L’articolo completo di GRIST lo trovate qui.

ps.- Questo breve post è stato offerto dal comune di Ivrea e dalla sua connessione WIFI democraticamente aperta a tutti per 2 ore al giorno e dalla biblioteca comunale che mi offre un caldo riparo nelle giornate in cui è ridicolo accanirsi contro se stessi e contro il vento freddo.

22
Set
10

Voi sapete chi siete… (e magari ci si vede a Verona)

Nella buona teoria per cui “shit happens“, un esperimento non troppo riuscito a fatto si che tutto il computer si trasformasse in un groviglio di fili, schede al silicio e altre cose di cui ignoravo l’esistenza e, secondo un amico ben informato, di cui avrei dovuto continuare ad ignorare l’esistenza… ma che gusto ci sarebbe?!

Per farla breve… vi basti sapere che il tutto comportava il tentativo di ampliamento dei banchi di memoria del portatile accorpandogli un tot di schede RAM di un pc da rottamare… il tutto può essere definito senza ombra di dubbio “un fallimento”. (Mentre scrivo approfonditi accertamenti sono condotti per cercare di ripetere l’esperienza in maniera più costruttiva…)

In seguito a questo fallimento tutto il contenuto della posta elettronica e gli indirizzari sono andati persi…. quindi: Se eravate in contatto con me, attendevate una risposta o semplicemente ci tenete a farmi riavere la vostra mail per tenersi in collegamento… scrivetemi a iosononicola@gmail.com

Questo vale per tutti… mentre a “tu sai chi con un VW Westfalia azzurrino volante della polizia simile al mio“: la piantina è la lippia dulcis 😉

Grazie!

Se poi volete fare le cose ben fatte, oltre a scrivere una mail a me potete anche dare un colpo di telefono a Riccardo in quel del Veronese per incontrarci di persona. (che si… la rete è una roba bellina… ma vuoi mettere l’incontrarsi di persona!?)

06
Mag
10

Mollemente umidi arriveremo a Giugno

Quattro giorni di pioggia e vento mi stanno quasi facendo fare pace con il non essere alle prese con semine e trapianti.
L’orto che abbiamo aiutato a nascere a Casa Ubaga mi ha permesso di rimettere le mani nella terra (anche se va detto: con una marea di sassi… i tondini sono stati piazzati esaurendo in breve tempo tutto il repertorio di bestemmie del piemonte, della liguria, della campania, dell’umbria e della toscana…).
Che poi uno dice: “mi faccio l’orto sinergico così poi non lavoro più la terra… le piante si riseminano da sole. Creo un bell’ecosistema che minimizzi la necessità degli input…”
E poi si trova ad aver voglia di farne un’altro. E un’altro. E un’altro.

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Intanto, adesso, sono a casa a guardare la pioggia dalla finestra.
Mi coccolo con un caffè caldo assumendo la classica postura del dandy decadente di campagna: mollemente appoggiato allo stipite della porta mentre guardo, attraverso il vapore del tazzone, la campagna appena rasa al suolo assieme ad una 50 di fuchi dell’arnia da un’energica spazzata di RoundUp data dal vicino… Questo incrina un po’ il delicato gusto melanconico che stavo cercando di creare con rivoli di bile inacidita.
Mi consolo pensando che ci stiamo organizzando per il trasloco e riassumo la postura melanconica.

Guardo verso il pollaio. L’immagine filtrata da una sottile e persistente cortina di acqua degna del Devonshire mi rimanda un paio di palle nere che rimbalzano su e giù in una nuvola di penne nere. Definitivamente non c’è nessun rispetto per la mia postura da annoiato gentleman di campagna.
Mi lancio sotto la pioggia a dividere la gallina nera dalla faraona (ipoteticamente maschio… quindi un faraone). Sto carognone ha scoperto un paio di settimane fa che quella che lui pensava essere una sua sorella è invece una grassa pollastra… lo shock è stato troppo e lui si è trasformato in un serial killer. A poco valgono le rimostranze del gallo che, grosso la metà del maniaco omicida, scappa subito a gambe levate… Li separo ed isolo le faraone in un’altra zona del giardino. Appunto per me stesso: nella prossima casa recintare l’orto, costruire un pollaio ad arca per le galline e nidi sugli alberi per le faraone invece di recintare le galline e le faraone… che se la smazzino libere per i campi…

Torno in casa avendo definitivamente perso “l’attimo”… più che un annoiato Oblomov sembro Rambo appena sorto dal fango della palude (non si capisce perchè Rambo abbia una giacca da camera in questa mia personale versione, ma tant’è…)
Torno al computer a cercare di preparare un po’ di materiale per il proseguo dell’ “OrtodiCarta Summer Tour” che sta entrando nella fase calda (poi ci si darà una calmata visto che saremo alle prese con il nuovo campo di gioco).

Il programma prevede:
9 maggio
“Università del Saper Fare” – Laboratorio di Agricoltura Urbana (Rizomi)
15 maggio mattina
“Food Express” – Programma di Elena Pugliese su RadioFlash
15 maggio alle ore 15.00
“Centro Studi Sereno Regis” – Conferenza sull’Agricoltura Sinergica (Kanbio) a seguire aperitivo “degli orti”
20 maggio
“Casa del Bosco in Collina” – Intervento all’interno del corso di Permacultura di 72h (Saviana Parodi – Stefano Soldati)
21 maggio
Carpi in Transizione – passo da quelle parti a trovare degli amici sulla strada per Monteveglio e s’approfitta per confrontarsi un po’
22 – 23 maggio
Monteveglio in Transizione – Laboratorio “Facciamo un orto”
28 – 29 – 30 maggio
Carimate in Transizione – Laboratorio “Facciamo un orto”

…a giugno ci sono ancora paio di appuntamenti Torinesi e poi basta…
Nel frattempo avrò lavato e stirato la giacca da camera ma temo che sarà già ora della canotta e le infradito…

PS. – per chi si chiedesse perché infesto il mondo con la mia presenza:

Coltivare
/kolti’vare/ o cultivare v. tr. 1 Lavorare il terreno affinchè produca piante, frutti. 3 Esercitare, educare, formare. 4 Nutrire un pensiero, fomentare una passione.
(il Nuovo Zingarelli)

…a me basta.

03
Set
08

i manuali del giovine autarchico n°10

L’acqua bolle nell’enorme pentolone in cui migliaia di batteri troveranno la morte.
La verdura raccolta questa mattina è già stata “scottata” nell’aceto.
Tra schizzi di materiale lavico di tutti i colori e geyser di vapore acqueo a 3000° gradi non ho più quasi un pelo sulle braccia.

Il risultato di questo lavoro sarà sempre quello di un volto che, sospettosamente, apre un barattolo cercando di intuire la presenza di muffe, frizzicori, odori di fermentazione. Una sensazione da roulette russa con il botulino. (Lo stesso volto ingollerà tranquillamente qualsiasi cosa sia stata imbarattolata da chiunque altro… è un problema legato alla possibilità di vedere in faccia chi produce il cibo, sulle prime non ti fidi mai troppo… chiamala: “deformazione da consumismo”).

In ogni caso, da buon indolente ho deciso che questo è l’ultimo anno che mi imbarco in quest’impresa. E’ un lavoro impressionante, ti porta via intere giornate, consuma quintali di energia rendendo il mio piccolo barattolo di marmellata di susine assolutamente non competitivo. E, a meno che non si riesca ad organizzare un “Barattolo Party”, una noia mortale soprattutto quando fuori c’è il sole e si potrebbe andare in spiaggia al fiume.

Il prossimo anno: deidratazione solare.

Avevo già montato un piccolo essiccatore solare (poi distrutto da un eccesso di gioia da parte dei cani) e funzionava sufficientemente bene. Nessuna fatica, nessuna energia sprecata, nessun rischio di botulino ed altre questioni.

Pensa realmente un attimo a quante energie vanno impiegate per conservare i prodotti dell’orto: gas per i fornelli, acqua che solo in alcuni casi verrà riciclata, elettricità per freezer e frigoriferi…
Definitivamente perché sbattersi quando lo fa il sole per te?

Il progetto l’avevo preso nella fornita banca dati della ECHO.




L’ orto di carta

Diario di bordo ad aggiornamento casuale e saltuario di un cialtrone nell'orto... giocando con il fango, la permacultura, l'agricoltura sinergica in compagnia di William Cobbett, John Seymour, Fukuoka e Kropotkin.

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