San Martino.
Mi sveglio, preparo il caffè.
Fuori: nebbia.
Sistemo il pupo che Noemi accompagnerà a scuola.
Il sole filtra attraverso la spessa coltre di vapore. Sembra di essere in discoteca, a chiusura, dopo l’intensivo utilizzo delle smoke machines, quando accendono tutte le luci per andare a caccia di bottiglie vuote e giubbotti dispersi… no, bhè, è meglio di così… ma non troppo…
San Martino.
Qui è tempo di bilanci e di impianti per l’anno prossimo.
La struttura dell’orto è risultata assolutamente efficace dandoci da mangiare da aprile (l’orto è stato impiantato a marzo) fino ad oggi, e pare intenzionato a proseguire con alcune chicche per buona parte dell’inverno. Lavorazioni dall’impianto ad oggi ZERO, diserbo come attività-scusa per fumare una sigaretta in pace pensando ai casi propri, costo di impianto (compresa irrigazione spartana mai usata e semi) meno di 100€, tempo medio dedicato (contando la creazione dei letti e i trapianti) 1 oretta scarsa al giorno, niente concimi, niente antiparassitari… niente.
Difatti una delle cose più ardue con cui mi sono scontrato era la voglia di fare delle cose.
Credo capiti la stessa cosa alla vecchina che abita qui vicino… non è che abbia bisogno di sarchiare in continuazione, è che sennò si annoierebbe…
I polli, dopo una serie di traversie anche drammatiche (un virus ha sterminato un gallo e due pulcini, il tutto è poi rientrato grazie all’intervento di un amico veterinario omeopatico… manco sapevo che esistessero i veterinari omeopatici…) stanno bene e si stanno rimpinzando di proteine per sopportare l’inverno. La gallina sta rallentando con i ritmi di deposizione. Contando che per un mese si è messa in mutua ed ha iniziato a deporre a fine marzo, ad oggi ci ha regalato 134 uova (ma il conto è per difetto…). Grazie.
Ora si tratta di pensare cosa fare per l’anno prossimo.
Dopo l’ennesima richiesta per un progetto di agricoltura sostenibile fallito non per motivi legati al progetto stesso ma per cavilli personalistico-burocratici (chi abbia mai avuto a che fare con un certo tipo di coop. sociali o associazionismo saprà di cosa sto parlando…) mi sto convincendo che una situazione “instabile” alla fine dia più garanzie…
Motivo per cui sto buttando giù i progetti per l’anno prossimo (così, tanto per sapere cosa procrastinerò):
• Ampliamento e riprogettazione dell’orto
(sono attaccato ad una maledetta motozappa da due giorni)
• Costruzione di un nuovo pollaio combinato alla serra ed ad una compostiera.
• Realizzazione di una nuova fornace per biochar più efficiente
ps. – desolato non sono ancora riuscito a impostare la soluzione ai titoli “criptici”
Chiacchere al bancone