Posts Tagged ‘spiazziverdi

05
Dic
10

Eppur si muove


Pur avendo Facebook rubato alla blogsfera le menti migliori del nostro secolo ( e per questo ne saremo sempre grati) la suddetta si muove e si dimena.
Annunciazione n° 1 – il Michele di Venezia, nonchè Presidente, oh mio Presidente di Spiazzi ha trasferito tutte le sue “casette” digitali qui http://agricultoregalleggiante.blogspot.com/.
Che è un casino quando senti il richiamo della terra e sei in laguna…
Annunciazione n°2 – Tonzer e compagni hanno fatto outing! Sono passati mesi dalla mossa genial-situazionista del seminare abusivamente pinoli in giro per il mondo… ora si passa all’azione organizzata! http://socioagricoltura.wordpress.com
Annunciazione n°3 – Nonostante la mia poderosa indole al cazzeggio ed allo spreco di tempo in modi e maniere sempre più incredibilmente inutili. Sto correndo a destra e manca e lavorando come un ossesso (per i miei standard) nonostante le temperature subglaciali, la neve e la pioggia… ma porca vacca…

12
Ott
10

Prendete le vostre pillole ed indossate il casco.

Me ne sto qui a fare il Maggiore Tom.
Il mondo gira, accumulando dati, foto, libri, mail ed informazioni sulla mia scrivania.
Intanto galleggio indaffarato intorno alla mia personale Space Oddity.

L’ultima volta che ho visto Nicolò c’era un tempo di merda. Quantomeno per il lavoro che si era prefissato di fare.
Nicolò è uno scrittore per immagini. Sta cercando di scrivere una storia complessa, variegata ed arzigogolata districandosi tra personali barattoli di latta e costellazioni di individui.
Soprattutto, Nicolò è un mio socio.
Siamo entrambi tesserati SPIAZZI (lui praticante, io… non troppo).

Oltre al tempo di merda andrebbero menzionati alcuni incidenti in cui l’ignaro Nicolò si fece trascinare dal sottoscritto. Uno di questi coinvolgeva una visita a Massimo ed al cantiere KiteGen. Un altro, il mancato ritrovamento di alcuni pezzi del microfono dopo una visita a Lessolo alla Comunità dei Carmelitani (le peculiarità pedo-climatiche di Lessolo ricordano terribilmente la zona del Lake District…)

Spiazzi al KiteGen

Ground Control, sto divagando…

Nicolò sta costruendo dei taccuini con i pezzi dei materiali che sta accumulando.
Il primo comporta, ovviamente, la nostra Alma Mater: SpiazziVerdi.
Io orbito. Nicolò mi ricorda com’è il centro gravitazionale.

In realtà… è che, pur essendo dispersi, non comunicativi, disporganizzati, menefreghisti, cialtroni, iperimpegnati, politicamente e filososficamente insostenibili, siamo tanti.
Qualcuno a più fortuna, qualcuno meno, qualcuno è più “rigoroso” e progettuale, qualcuno meno.

Tutto questo anche per dirvi che: se stavate pensando di dedicarvi a qualcos’altro, se non vi dispiace la vita in campagna, i progetti di coabitazione/condivisione e se vi va di partecipare ad un progetto in un posto da urlo… bèh…
A Frassinello Monferrato (AL) un progetto sta partendo e cerca Maggiori Tom che vogliano prendere contatto con una Torre di Controllo diversa.
Potete Contattare :
Anna Sophia Klitzsch
aklitzsch@yahoo.de

26
Mag
10

Peperoni sulla Torre Velasca

Quando andammo con Rizomi a Venezia assemblammo una piccola Guida-Fai-da-Te che raccogliesse un po’ delle tecniche e degli esperimenti che abbiamo portato avanti…
Questo piccolo prodotto del nostro ingegno (altrettanto piccolo) è stato portato in giro più e più volte. Approfittando della visita a Milano abbiamo deciso di fare che metterlo on line…
Lo trovate dall’altra parte facendo click sull’immagine.

e ‘sta volta il titolo è rubato a meristemi… mi veniva più facile con i numeri

28
Apr
10

Spiazzi

Venezia.
Ma quante Venezie esistono?

Tre giorni fa.
Il nano, dopo un’iniziale diffidenza tipica del terricolo, ha deciso che la posizione migliore per un quattrenne in barca è quella della polena.
Io, intanto, cerco di dimenarmi nel tentativo di eliminare “La Serenissima” da ciò che mi circonda. Il “Giapponese” che alberga nel fondo di ciascuno di noi si dibatte e scalcia cercando l’inquadratura di Rialto migliore per la foto ricordo.
Da questo punto di vista, Michele e la banda di Spiazzi, aiutano molto… non so neanche da che parte stia Rialto. Il “giapponese” si accontenta delle pittoresche casse per le moleche e abbandona definitivamente la speranza di una cartolina…
E una Venezia l’abbiamo eliminata. Quella più inutile.

Siamo alla sede in laguna di Spiazzi. Uno spazio, dentro uno spazio, attraverso un cortile da cui si accede in un altro spazio.
Visto da fuori è una porticina. Dentro c’è una fetta di Veneto più pezzi aggiunti: Ortalon, Ortinconca, Bruno Moro, SpiazziVerdi ed io con un pezzo di Rizomi.
Tema: “Orti Condivisi si Raccontano”.
Non sono in grado di riassumere tutta la chiacchierata (anche se so che qualcuno si proponeva di farne una sorta di “sunto” per il Consapevole e che sicuramente qualcosa comparirà sul blog di SpiazziVerdi). La sensazione è quella del laboratorio sperimentale.
Dall’esperienza di lungo corso di Bruno a Preganziol per arrivare al progetto di “micro biodiversità” di Ortinconca, il tono è quello sicuro e leggero di chi sa che, nonostante tutto, da qualche parte si sta andando e che non c’è scontro: noi siamo parte del “Meglio” 🙂
Questa Venezia la teniamo. Non è neanche Venezia… è un pezzo di mondo…

In barca. Muoversi a Venezia per un foresto è economicamente improponibile soprattutto quando le cose da fare ed i luoghi dove passare sono tanti, il tempo poco e si devono portare in giro attrezzi, secchi, taniche ecc… ecc…
¾ delle discussioni tra me e Michele avvengono ad un volume adeguato per coprire il rumore del fuoribordo (immagine: Evinrude di Bianca e Bernie, prima di bere il whisky della lontra…). A Spiazzi ci sono circa 15 persone che mi odieranno per le prossime 3 ore. Il tempo e poco, gli argomenti tantissimi. Tema del laboratorio “L’orto in casa” (neanche sul balcone, in casa. Al massimo, se uno è fortunato, su un’altana…).
Montiamo nella stanza un impianto di vasi auto-irriganti, la compostiera a lombrichi (che contano ormai 2Km di viaggio per ogni anello) e un tot di altri orpelli da orticoltura casalinga.
Qui c’è poca terra, quella poca che c’è è nascosta in posti strani, i balconi “aggettanti” sono una rarità. Ogni esperimento di agricoltura urbana a Venezia si scontra con problematiche che qualsiasi altra città ha in qualità e quantità inferiori, questo ne fa un centro elettivo per la Sostenibilità Urbana. Sia l’ecosistema naturale che quello antropico sono perennemente sull’orlo del collasso.
La Venezia della resilienza che reinventa quotidianità sostenibili ci piace.

Michele mi racconta, da sempre, di come la città fosse organizzata in modo da avere vigne, orti, campi e piccoli allevamenti compresi al suo interno. Mi racconta dell’associazione che sta recuperando i vecchi vigneti dei conventi, dei vari orti “ignoti”, non nell’area dell’isola di S. Erasmo. Arriviamo alle Zitelle mentre Mattia sta tenendo un laboratorio di Agricoltura Sinergica.
L’Orto di Spiazzi è come loro: un’apparente casino. Mi sento a casa.
La Venezia che cova semi “infestanti” è quella che preferisco subito dopo la Venezia di Spiazzi.

Siamo in quattro. Io, Noemi, il barattolo di speranze sgambettante e Luca, in rappresentanza di Rizomi. Corriamo, parliamo, guardiamo ed ascoltiamo ma l’immagine che possiamo avere di SpiazziVerdi è quella legata alla rapidità del momento. Non del vissuto, non della storia del gruppo… è, fondamentalmente, quella dei “turisti”.
Ma c’è una cosa che a me piace dell’atmosfera che si respira a muoversi con loro: sono una banda di pirati. I cialtroni più seri che mi sia mai capitato di incontrare.
Niente tribù indiana, niente riserve. In una città chiusa in calli, cortili, canali la loro è una nave che comunica, che modifica e che mira in alto, attraverso un strategico e spensierato abbordaggio continuo. Averne…

“Quando scadrà il mio mandato da sindaco, voglio che Venezia sia la più grande piscina a cielo aperto del mondo e che le persone possano tranquillamente tuffarsi in mare dalla porta di casa”

Un Grazie ad Eliana, Franco, Dora, Mattia, Sara, Nicolò, Noè e a tutti gli altri (e ai vostri accenti mescolati)

ps. c’erano altre foto ma WP mi sta facendo dei casini… sistemerò al mio ritorno dalla 5 giorni di Agricoltura Sinergica in quel di Pieve di Teco…

21
Apr
10

Kraft Guerrilla e Orti Lagunari

Oggi ho costruito un sistema per automatizzare il flusso di acqua della windowfarm di Rizomi con una corda recuperata sul fondo di uno scatolone, due bottiglie di plastica, un paio di carrucoline (una arrugginita) di dubbia provenienza, dei sassi e 4 grucce da lavanderia recuperate in un cassonetto.

ieri ho scritto un pezzo per il Terranauta. I ringraziamenti vanno a Equipaje e Tonzer (che mi sono dimenticato di citare nell’articolo… scusa.)

“domani” vado a Venezia… Ma prima o poi finirà e torneremo ad avere il tempo di tradurre testi e spiare i collemboli nell’orto.

Orti urbani condivisi si raccontano

Orti urbani, orti sinergici, orti sui balconi, orti verticali, orti idroponici, orti collettivi,….orti per tutti i gusti!

Al prossimo incontro di SpiazziVerdi, organizzato nell’ambito del ciclo “Prove tecniche di comunità urbana del buon vivere”, previsto per venerdi 23 aprile alle ore 18.00, si incontreranno, raccontandosi, diverse esperienze di orti urbani: da Ortodicarta di Torino con Nicola Savio, all’Ortalon di Casalecchio di Reno (BO) con Silvano Cristiani e Simona Ventura, agli Ortinconca di Milano con Claudia Ceroni e Michela Garbin; oltre a SpiazziVerdi di Venezia con Michele Savorgnano che parlerà dell’orto condiviso ospitato dentro la casa di riposto dell’IRE nell’Isola della Giudecca. Modalità e tecniche diverse di coltivazione e di gestione. Sarà presente anche Bruno Moro, agricoltore di Preganziol con una lunga esperienza di coltivazioni orticole biologiche.

La consueta zuppa, che accompagna ogni incontro, sarà fatta questa volta con i prodotti provenienti da tutti gli orti coinvolti nella serata.

Sabato 24 aprile mattina, dalle 10.00 alle 13.00, si prosegue con il laboratorio creativo, condotto da Ortodicarta e SpiazziVerdi, per la realizzazione con materiali di recupero di orti idroponici, orti verticali, compostiere da interno e pomodori a testa in giù.

Gli incontri si terranno presso la sede dell’associazione Spiazzi in Campo San Martino a Venezia (vicino all’Arsenale).
Per il programma completo, informazioni e prenotazioni: spiazziverdi.blogspot.com, spiazziverdi@gmail.com




L’ orto di carta

Diario di bordo ad aggiornamento casuale e saltuario di un cialtrone nell'orto... giocando con il fango, la permacultura, l'agricoltura sinergica in compagnia di William Cobbett, John Seymour, Fukuoka e Kropotkin.

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