Posts Tagged ‘patate

08
Mag
09

Aggiornamenti al volo

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Abbiamo finito l’arnia Warrè che Enrico passerà a ritirare questo weekend. Urrà! (Per lo sciame che dovrei ospitare io mi sa che dovrò ancora aspettare…)
interafronteinteraretro

E’ uscito un’altro mio pezzo per il Terranauta… e, nei commenti, Cristiano svela la mia presenza “occulta” nell’area Emiliana…

Il pioppo è stato macinato ed ora nutre le patate che aveva provato a spiaccicare!

Stiamo lavorando sugli altri impieghi del vetiver.
secchi

23
Apr
09

il karma della patata

Ero già lì.
Già pronto.
Avevo fatto tutte le foto di rito, avevo recuperato tutti i documenti di approfondimento, stavo già pensando a come introdurre l’argomento, i “tempi” del post che avrei scritto…
Era tutto pronto.

Cosa era pronto?

Ma niente, un compostatore “a caldo” autocostruito…
bidone
Un che?

Si, hai presente quelli verdi di plastica che alcuni comuni ti danno in comodato d’uso… ecco, a Rondissone non te lo danno. Quindi avevo deciso di costruirmene uno a costo zero. Uno di quelli “rotanti” che abbreviano il ciclo di compostaggio a poche settimane…
foropassante
Ma dai?! In che senso rotante?

Letteralmente. Tu ci butti l’organico dentro e poi dai un giro al fusto che rimescola tutto. Non fai nessuna fatica, anche se il compost “a caldo”, a mio parere, non è della stessa qualità di quello “a freddo”, ma i pareri sono discordanti.
Pur non utilizzando il compost nell’orto, tra piantini, semenzai, esperimenti con il compost tea ed il biochar iniziavo a scarseggiare… comunque, poi…
tubopassante
E quale sarebbe la differenza tra “caldo” e “freddo”?

Il compost a caldo richiede molte lavorazioni ed una percentuale carbonio azoto pressoché dell’1:1, va rivoltato e rivoltato e rivoltato ma pare sia più efficace sull’eliminazione dei patogeni e delle infestanti… quello a freddo è la pila classica che si lascia decomporre lentamente senza nessuna fatica… ma che, sempre a mio parere, si arricchisce molto di più di “vita organica”…
bloccaggio
Ma come l’hai costruito?

Boh, avevo un vecchio bidone di quelli in plastica con il tappo chiudibile, c’ho fatto due buchi, gli ho infilato un palo attraverso ed ho costruito un trabbicolo su cui appoggiarlo con dei vecchi pallett avanzati… ah! E poi l’ho sforacchiato per permettere un’aerazione adeguata, ma non troppo, che altrimenti non si scalda abbastanza… e avevo anche finito quando…
quasi-completo
E questo in un pomeriggio?

Si, anche meno… ci avrò messo due o tre ore, anche meno se il marmocchio non fosse stato tra i piedi.

E quanto ti è costato?

Nulla, erano pezzi di recupero. Però, stavo dicendo…

Ma funziona?

Ecchennesò!? Mò lo provo e poi ti dico!

Si, vabbè… non innervosirti!

Un pioppo.

Un pioppo.
Un altissimo e lunghissimo e fronzutissimo (è primavera) pioppo.
Io avevo spostato le patate. L’anno scorso avevano subito un incidente.
Un incidente con un pioppo.
Le avevo spostate davanti a casa. Gli avevo costruito una struttura tutta per loro con tanto di decorazioni, archi e fiori rampicanti.
Nell’orto dietro casa, l’anno scorso erano rimaste schiacciate dal pioppo sradicato da una tempesta.
Oggi ha fatto tempesta.
Il pioppo è caduto.
Davanti a casa.
Sulle patate.

patatesottopioppo

pioppo1

Quando si dice il karma…

Aggiornamento: Comunque funziona… nonostante stia piovendo ininterrottamente il bidone è bello calduccio…

04
Mar
09

gli appunti di Emilia H. n°9

Cristiano è partito con i suoi sacchi, Daria e Marco volevano provare ad eliminare le erbacce in maniera semplice e con la possibilità di tirarci fuori anche da mangiare, io sto sistemando i miei copertoni… è quasi ora…
Avete preparato le vostre patate?
Siete pronti?

Qui la traduzione degli appunti di Emilia sulla coltivazione “di pulizia” delle patate e sulla coltivazione consociata e a rotazione del mais, patate, fagiolioni, fave ed accessori.
Qui l’originale completo di schemi.
(sempre sia lodata Santa Gabriella)

… il titolo voleva essere uno scontatissimo “la patata tira” ma Noemi l’ha preso alla lettera tempestandomi di tuberi… ouch!

09
Mag
08

diario di campagna n°80

CI SONO GIORNATE, come quella di oggi, in cui c’è il sole. Ma non c’è il sole. Il cielo è coperto da un sottile strato di mucillaggine nuvolosa che crea un effetto flou fastidiosissimo. Unica consolazione, nelle foto mi si vedrebbero meno le rughe…

L’ORTO STA progredendo allegramente nonostante la partenza ritardata e gli assalti delle lumache mutanti da marte. L’unica cosa che dovrei fare è rialzare le “colonne” delle patate ma inizio a scarseggiare di copertoni. Sono un paio di anni che utilizzo questo sistema per le patate e non posso che affermarne la funzionalità (oddio, forse è opinabile per l’estetica).
L’unica preoccupazione può essere la contaminazione del terreno da parte dei copertoni stessi ma cercando in giro non ho trovato indicazioni a riguardo, anzi alcuni utilizzano i vecchi copertoni per realizzare cisterne per la raccolta di acqua piovana.
Comunque il problema è relativo. Per dire, non è che il pvc sia molto meglio e i fusti di acciaio, anche se strapuliti, rilasciano comunque metalli pesanti. In più lo scopo principale non è tanto l’aumento di produzione, che comunque c’è, quanto piuttosto il poter tornare il più velocemente possibile a sdraiarmi sul prato a giochicchiare con i fili d’erba. I copertoni infatti non vengono riempiti di terra ma di paglia, foglie, un po’ di compost e, nel caso, il tutto coperto con fogli di cartone, giusto per fargli credere di essere sotto terra. Zero pesanti vangature per preparare i letti, zero pesanti vangature per recuperare le patate.
VOLETE FARVI DUE patatine fritte? Sollevate il primo copertone et voilà! Adoro questo tipo di cose!
Unica precauzione, lasciare che i gatti gironzolino nell’orto… pena: i topi vi ringrazieranno per l’illuminatissimo piano di sviluppo dell’edilizia residenziale.

AGGIORNAMENTO SUI pulcini: ad oggi sono tre, ne è atteso un quarto tra 48 ore circa. Per gli altri si dovrà attendere ancora una quindicina di giorni. Sono vivaci ed affamati, sotto il piumaggio spolverino e la faccina da decorazione in poliestere da uovo di pasqua si intravvede già la genetica del velociraptor, questo è l’ultimo nato a 20 secondi dalla schiusa (sottolineo che sta benissimo, qui lo si vede dopo un po’ di ore)




L’ orto di carta

Diario di bordo ad aggiornamento casuale e saltuario di un cialtrone nell'orto... giocando con il fango, la permacultura, l'agricoltura sinergica in compagnia di William Cobbett, John Seymour, Fukuoka e Kropotkin.

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Troverò altri sistemi di finanziamento occulto…

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